lunedì 2 novembre 2020

Ettore Messina ai leader del basket europeo


 

Cari amici del basket, dopo lunga riflessione ho deciso di inviare un messaggio a chi vorrà concedermi cinque minuti del suo tempo.

Ho avuto la fortuna di vivere una lunga carriera nel basket internazionale: le squadre che ho guidato hanno partecipato con orgoglio e rispetto per il gioco sotto l’egida di FIBA, EuroLeague e ULEB.

Pur con qualche episodico disaccordo, ho sempre rispettato la leadership e la visione del compianto Borislav Stankovic e del signor Patrick Baumann.

Sono orgoglioso di essere un amico di lunga data del signor Eduardo Portela (successore di Gian Luigi Porelli alla presidenza di ULEB sino al 2016, ndr) e del signor Jordi Bertomeu (CEO di EuroLeague, ndr), e sono stato onorato di allenare il signor Tomas Van Den Spiegel, attualmente presidente di ULEB.

Stiamo vivendo tempi molto duri e difficili: i governi della maggior parte dei paesi europei hanno preso decisioni incentrate sul blocco delle comunità, o parti di esse, per proteggere le persone dal Covid-19. 

Ogni settimana abbiamo più giocatori o allenatori o elementi della società che risultano risultati positivi ai test, sempre più partite, nelle leghe domestiche o nelle competizioni internazionali, vengono rimandate.

Le difficoltà nel viaggiare all’estero stanno aumentando le gravi preoccupazioni per la salute di squadre e arbitri.

Presto non ci saranno date disponibili per le gare rinviate. Sempre più i risultati sportivi dipenderanno da chi sarà più fortunato in un determinato momento, avendo meno contagi in squadra rispetto agli avversari.

Per tutti questi motivi, e con grande umiltà, da appassionato tifoso del gioco, vorrei chiedere ai nostri dirigenti di prendersi un minuto, mettere da parte le diverse opinioni che li hanno separati nel recente passato e, per il bene del basket e i suoi tifosi, di sedersi a un tavolo per non lasciarlo sino al raggiungimento di una soluzione comune.

Per ora, l’unica scelta logica sembra essere quella di sospendere la competizione europea e consentire ai campionati nazionali di finire la loro stagione nei prossimi quattro mesi poiché viaggiare nei propri confini sarà più facile. Dopodiché, forse da marzo o aprile, tutti i tornei internazionali possono essere conclusi, si spera, in tempo per preparare le Olimpiadi. E, forse, il COVID sarà limitato o terminato per allora.

Certo, le televisioni e gli sponsor dovranno partecipare ma una via comune creata dai nostri leader li aiuterà sicuramente a salire a bordo.

La salute dei partecipanti e l’integrità della competizione sono le priorità e saremo grati per sempre, come fan, ai nostri leader per le loro decisioni.

Con molto rispetto,

Ettore Messina


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