giovedì 24 settembre 2015

Il Vate Valerio Bianchini da facebook

Nella recente presentazione dei campionati della Lega Nazionale, per la prima volta dalla sua nascita, ho avvertito un cambiamento di rotta che potrebbe essere come avevo sempre auspicato. Il mondo cosiddetto dei "dilettanti", subito al di sotto del cosiddetti "professionisti" della serie A, è sempre stato un magma indefinito. Ogni campionato imitava il campionato superiore a livelli sempre più bassi, perfino riempiendo le formazioni di stranieri di livello mediocre, salvo eccezioni.Nessun campionato si distingueva per una specializzazione, una mission specifica, un tentativo di non esaurirsi in se stesso ma di essere utile al bene comune del basket. Ora finalmente, questo magma sembra prendere dei differenti orientamenti: la serie A 2, che ha ridotto il numero di stranieri, sta assumendo il compito di preparare le società e i loro quadri al salto nel professionismo. La serie B, unico campionato di soli italiani, ha il compito di formare i ragazzi italiani che non sono ancora al livello della serie A, sostenuti dalla presenza di veterani più esperti che si spera in futuro vengano contingentati. Infine la serie C ha il compito di far giocare tutti i cittadini di questo Paese, estendendosi sull'intero suolo nazionale. Questo, accanto a parecchie innovazioni della LNP, mi sembra un bel passo avanti.
Valerio Bianchini

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