Nella
recente presentazione dei campionati della Lega Nazionale, per la prima
volta dalla sua nascita, ho avvertito un cambiamento di rotta che
potrebbe essere come avevo sempre auspicato. Il mondo cosiddetto dei
"dilettanti", subito al di sotto del cosiddetti "professionisti" della
serie A, è sempre stato un magma indefinito. Ogni campionato imitava il
campionato superiore a livelli sempre più bassi, perfino riempiendo le
formazioni di stranieri di livello mediocre, salvo eccezioni.Nessun
campionato si distingueva per una specializzazione, una mission
specifica, un tentativo di non esaurirsi in se stesso ma di essere utile
al bene comune del basket. Ora finalmente, questo magma sembra
prendere dei differenti orientamenti: la serie A 2, che ha ridotto il
numero di stranieri, sta assumendo il compito di preparare le società e i
loro quadri al salto nel professionismo. La serie B, unico campionato
di soli italiani, ha il compito di formare i ragazzi italiani che non
sono ancora al livello della serie A, sostenuti dalla presenza di
veterani più esperti che si spera in futuro vengano contingentati.
Infine la serie C ha il compito di far giocare tutti i cittadini di
questo Paese, estendendosi sull'intero suolo nazionale. Questo, accanto a
parecchie innovazioni della LNP, mi sembra un bel passo avanti.
Nessun commento:
Posta un commento