martedì 5 febbraio 2019
The greatest
“Molti mi chiedono come facevo ad essere così sicuro di me quando salivo sul ring. Io gli dico che la mia era una maschera: ho avuto paura sul ring, ho avuto paura in palestra, ho avuto paura nella mia vita privata, ho avuto paura sempre.
Mentre Foreman mi spezzava le costole mi mancava il fiato e volevo scendere dal ring. Mentre mi presentavo in tribunale per il processo di renitenza alla leva, mi tremavano le gambe.
Ma in quei momenti, mentre tremavo e sarei voluto andare via, mi ritornavano in mente le parole di mio padre, quando da bambino mi diceva: "Figliolo, sai chi è un vincente nella vita? Chi fa le cose anche quando ha paura. Chi cammina nonostante la paura, è un vincente, sempre, anche se non vince".
Era in quei momenti che tornavo a scambiare con George Foreman, che mi rialzavo quando ero a tappeto, che chiedevo al maestro di fare un'altra ripresa di sparring in palestra. Era in quei momenti che affrontai i giudici del tribunale a testa alta, che decidevo di continuare i match con la mascella rotta.
Era in quei momenti che vincevo. La paura l'ho portata in spalla, mi ha seguito per tutta la mia vita, in ogni cosa, ma credo di essere diventato troppo svelto anche per lei. Credo non capisca più i miei giochi di gambe".
(Muhammad Ali)
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