da Repubblica.it
Sguardo
basso, pochi sorrisi e infinite sigarette: Mark Lanegan ha concluso il
festival Tri-P, alla Triennale di Milano, conquistando il pubblico con
la voce roca e lo stile tenebroso che negli anni lo hanno fatto
diventare un cantante di culto. Gli inizi come voce degli Screaming
Trees nella Seattle grunge dei primi anni 90, poi la carriera solista e
le infinite collaborazioni con artisti del calibro di Pj Harvey, Queens
of The Stone Age e Kurt Cobain. E fu proprio grazie al compianto leader
dei Nirvana che Lanegan iniziò la sua vita da cantautore: "Volevamo fare
un album insieme, un disco di canzoni folk degli anni 30. Poi l'idea
sfumò ma la casa discografica con cui dovevamo pubblicarlo mi offrì un
contratto: così quel progetto mai realizzato con Kurt si trasformò nel
mio primo album solista", racconta
servizio di Antonio Nasso
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