lunedì 19 settembre 2011

Gigi & Anita's Wedding (parte 2)
















Dopo il fatidico “Si” con gli sposi emozionati, ovviamente, foto, baci e abbracci; la tensione si scioglie e dopo un simpatica chiacchierata con Bodo, Aimo e moglie su bimbi, vacanze e varie ed eventuali , si scende a piedi verso la Piazzetta. Io e Luisa per primi e ci imbattiamo in un altro matrimonio tra un pilota e una ereditiera (boh??) con Eddie Irvine che aveva portato la sposa in Ape dalla Piazzetta alla Chiesa. Siamo rimasti un paio di minuti, il tempo per vedere una delle varie pseudo modelle mostrare il seno sul sagrato (l'ho raccontata a tutti circa 15 volte, almeno 5 al Naldo...). Partiamo per recuperare i due soci Naldo e Silvietta, i quali erano ormai alla settima birretta all'Hotel e stavano per essere buttati fuori dalla signora Jolanda, e dopo un breve conciliabolo ci dirigiamo verso Villa Durazzo accompagnando la fidanzata di Sergio, il nipote del Truffa.

Arrivati in cima a Santa Margherita “Alta” notiamo un ingresso alla storica villa stretto anche per una Smart, ma grazie al mio recente incontro con Irvine mi curvo e mi innesto con precisione chirurgica all'interno delle mura durazziane senza sfregare ol macchinù!. Un figurone, con Luisa stupita mi guarda perplessa. Il solerte organizzatore ci accoglie all'ingresso e ci dice "Scendete pure lungo la stradina e parcheggiate quando vedete una macchina grossa come la vostra". Poichè di macchine così grosse non ne abbiamo viste, abbiamo proseguito lungo tutta la stradina e siamo ri-usciti in fondo da un cancello per trovarci sulla strada principale, oltre Villa Durazzo, percui abbiamo rifatto tutta la strada e ci siamo ripresentati all'ingresso dicendo appunto: "Guarda che macchine grosse come la nostra non ce n'erano! Mi sa che non hai visto bene quanto è grossa la nostra macchina!". Dopo aver sgommato in retro e parcheggiato fuori dalla villa siamo entrati. Da veri "ranzani".

Location meravigliosa, vista tramonto su "Santa", pesce crudo e/o alla griglia, di gran classe, gamberi e ancora altro pesce, burrata, mozzarelle, focaccia di Recco, alegher. Tra un calice e l’altro da segnalare un incauto tracannamento da parte mia, del Truffa e del Naldo di 3 tequila sunrise, con risata satanica immediata e più o meno 30' di regresso mentale ai tempi di Ios. In apparenza 3 idioti che ridevano guardandosi senza motivo. Io ho proposto un bis ma abbiamo deciso che era meglio evitare.

Si parte dunque, quasi sazi, con la cena. A parte un vaso di fiori di circa 3 metri per 3 metri in mezzo al tavolo, tutto bene. La cena è filata via veloce con diversi brindisi agli sposi ("bacio, bacio, lingua, lingua", etc) ed un principio di degenerazione tra tavolo Bergamo e tavolo Brescia subito sedata da un Gigi insolitamente "pompiere" ormai calato nel suo ruolo di marito modello. Comunque il vino del Naldo si è fatto apprezzare e la Silvietta ha tenuto banco al tavolo dove noi 4 eravamo con le gemelle, il moroso, e due amiche che già conoscevamo da un festa a casa Oneto, compresa un'amica fiorentina dello Zo (mi scuseranno tutti se ora dimentico i nomi...ndr).

Abbondantemente alticci mi accorgo che il Truffa cerca di organizzare un giro di sambuche strinate, dal quale mi astengo avendo un Montenegro di circa 65 cl con ghiaccio in mano. Vedo il Truffa insultato e capisco che sta commettendo il grave errore, ovvero non usa la Molinari, anche perché purtroppo Villa Durazzo (sto c…!) ne è sprovvista.

Poco male, Giuly e Bodo la prendono bene e si riparte con la fase danzereccia. Qui però il povero Sasha, amico del Truffa e nuovo cantante dei Timoria, non capisce il livello di "ignoranza" (musicale...) della nostra platea e si prodiga con il suo gruppo in canzoni degli stessi Timoria e altra musica che non viene capita dal pubblico…il che porta ad un’uscita quasi totale degli invitati dalla sala. Quando il Truffa esce a chiamarci dicendo “Sasha si è offeso” allora capiamo di dover rientrare ma il microfono viene lasciato agli astanti, che guidati dallo stesso Sasha partono con canzoni di Vasco, Nomadi, Nilla Pizzi, Mal dei Primitives, e via dicendo, per la gioia di papà Oneto scatenato in pista come un ragazzino. Momento delicato, i discorsi dei testimoni. Dopo che Silvietta e Luisa mi avevano stremato per mezz’ora con “devi dire” “ricordati” “con il cuore” ed avendomi caricato di pressione me ne esco con un’affermazione del tipo “Il Gigi è come una barca d’alto bordo che finalmente ha trovato il suo porto”, ovvero il peggio del peggio che potessi dire…tuttavia rimedio con sincera dimostrazione di affetto verso gli sposi, mentre le due bergamasche di prima stavano ai piedi del palco manco fossero due fans dei beatles, con gli occhi lucidi. Pazze e ubriache, incontrollabili. Molto belli i discorsi di Bodo e Aimo.

Quando Silvia gira con l’Iphone a palla sulla spalla capiamo che ormai è tardi…ci dirigiamo verso l’albergo e parcheggiamo. Lasciamo Silvietta, Naldo e papà Oneto con Silvia a decantare all’ingresso e con Luisa andiamo a fare un giro notturno a Santa. Il deserto, poi scorgiamo Giuly e Bodo che parlano con un toro americano e due ragazze del texas. Quattro battute sconnesse in inglese, sul basket ovviamente, e poi noi due a casa. Pare che nel seguito Bodo abbia causato la perdita in mare dell'Iphone del Toro americano il quale ha reagito con inusitata violenza prendendosela con una roccia...

Tralascio le difficoltà dell'alzarsi e viaggiare il giorno dopo, sapete cosa vuol dire. In conclusione bellissimo matrimonio, grande divertimento, complimenti vivissimi a Gigi & Anita e… alegherrrrrrr

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