dal sito facebook del grande Valerio Bianchini
Ho scritto questa" Lettera a un giocatore di basket" su invito del Domenicale numero 48, il formidabile strumento di critica del basket a cura di Enrico Campana.
LETTERA A UN GIOCATORE DI BASKET
Tu che sei un giocatore di basket, tieni sempre in mente il giorno che ti dilungasti sul campetto, ben oltre il tramonto del sole dietro i caseggiati, incurante di tua madre che ti aspettava per la cena, affascinato da quella retina appesa in cielo, scoprendoti percosso da una nuova passione. Fu allora che un ragazzo più grande di te che ti aveva osservato giocare nel pomeriggio con altri compagni, si era avvicinato e bruscamente ti aveva chiesto: “ Verresti a giocare nella nostra squadra?” Che giorno meraviglioso fu quello: qualcuno ti aveva apprezzato, qualcuno ti aveva scelto non perché figlio di quella tale famiglia o studente di quella tale scuola, ma perché vedeva in te un piccolo talento nelle tue mani e una grande passione nel tuo cuore e tu sentivi di aver scoperto un nuovo ragazzo dentro di te.
Tieni sempre in mente il giorno in cui ricevesti l’uniforme di gioco e la borsa col nome della tua squadra e come con essa salivi sul bus verso l’allenamento e anche a scuola, orgoglioso di essere un giocatore di basket.
Tieni sempre in mente la voce del tuo primo allenatore che ti spiegava come nello sport non si può barare, niente viene dato gratis, se non ti alleni con dedizione non ottieni alcun miglioramento. Il coach è come un fratello maggiore che ti ha dato un dono prezioso: il rispetto delle regole, non solo del gioco ma anche del comportamento, regole che ti serviranno nella vita perché sono come i chiodi piantati nella roccia ai quali si aggrappa il rocciatore anche quando si alza la bufera.
Tieni sempre in mente la scoperta dei compagni, perché nessun uomo è e un’isola e la forza di ciascuno si moltiplica nel gruppo.
Tieni sempre in mente la gioia della vittoria e il dolore per la sconfitta, due facce della medesima medaglia e come si deve superare lo sconforto analizzando col coach gli errori che l’hanno determinata e l’importanza di non arrendersi ad essi ma di riprendere il cammino ansiosi di sfidare il prossimo avversario.
Tieni sempre in mente che la vittoria è solo la conseguenza di essere più bravo dei tuoi avversari e che dunque è l’eccellenza che devi perseguire, migliorando un poco ogni giorno.
Tieni sempre in mente anche la lettera che il grande Bobby Knight scrisse ai suoi giocatori di Indiana appendendola nello spogliatoio e che diceva così: “ Tu che sei un giocatore di Indiana, ricorda che quando entri sul campo di gioco tra le migliaia di tifosi accorsi a tifare per la squadra, ci sono gli occhi di un ragazzino che ti guardano. Tu sei il suo idolo, sei il suo eroe, per lui sei l’uomo più giusto sulla terra. Con le sue piccole mani imiterà il tuo modo di palleggiare, di passare, di tirare a canestro. Ogni cosa che fai ai suoi occhi sei perfetto. Guarderà anche come ti rivolgi ai compagni e agli allenatori, come sei leale con gli avversari e come rispetti gli arbitri. Sii un buon esempio per lui e aiutalo a diventare grande come sei diventato grande tu.
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