giovedì 22 agosto 2024

George Best The Best

Ho terminato da poco la biografia di George Best, raccontata in prima persona dallo stesso Best, la sua vita da Belfast a Manchester giovanissimo in un altra epoca ed un altro mondo, fino all'immediata gloria calcistica a poco meno di 20 anni (divenne il "Quinto Beatles") e alla vita della "Swingin' London", con il rapido declino sportivo (pensate che si ritirò la prima volta a soli 27 anni), tutte le sue risalite e ricadute, ma senza da parte sua una vera volontà di cambiare vita e rinunciare al divertimento che poi divenne un problema serio da cui non ne uscì mai. Devo dire che il libro seppur molto lungo mi è piaciuto molto, soprattutto per la parte legata al calcio e alla vita dell'epoca, dove regnava la passione e l'autenticità, non è un caso che il suo declino iniziò quando terminò il ciclo del Manchester United e la squadra dovette essere rifondata (lui non pensava di poter mai giocare in un altra squadra con compagni così...scarsi). Ne cambiò molte di squadre da lì in poi sia negli States che nel Regno Unito, (lui giocava anche nella nazionale dell'Irlanda del Nord ma non disputò mai un mondiale!) ma fondamentalmente riprese solo per soldi e per provarci ancora, ma la sua carriera per lui era finita quando aveva svestito la casacca rossa. Un fenomeno calcistico, la sua storia tanto più o meno la conoscete tutti tra matrimoni con le Miss Mondo, problemi personali e disavventure (da ridere il fatto che spesso i Pub per non avere problemi li comprava o li creava lui stesso...) forse tra i top five ogni epoca nel mondo del pallone per quello che fece in 3-4 anni portando lo United sul tetto del mondo per la prima volta, se solo non avesse sperperato in parte il suo talento (oltre a soldi e altro). Da ridere il corridoio all'interno degli uffici dell'Old Trafford dove al termine c'era l'ufficio di Sir Matt Basby (sopravvissuto alla tragedia aerea che distrusse il grande United) che lo richiamava per le ramanzine o per avere lumi su certe voci che giravano, il corrodio soprannominato "Il Miglio Verde". Insomma, un po' per appassionati ma lo consiglio all'interno del mondo della letteratura sportiva, se il lettore si pone senza pregiudizi e cerca anche di capire un po' le dinamiche che spingono le persone verso certe scelte sbagliate.

L'aneddoto legato al libro è che mi è stato regalato dal Boni il 22 maggio 2024 proprio prima della finale di Europa League della Dea, il 22 maggio giorno del mio compleanno, ma solo dopo il Boni ha scoperto che il 22 maggio del 1946 era la stessa data di nascita di George Best. Non voglio dire che calcisticamente un po' lo ricordavo...ma lo dico lo stesso

"Maradona Good, Pelé Better, George Best!"


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