lunedì 15 luglio 2024

The Gories al Punk Rock Raduno: la recensione del Boni

Dopo i New Bomb Turks nella seconda edizione del punk rock raduno del 2016, dopo i Cynics al Brembeat’n’roll di Osio sotto del 2022 ecco un’altra chicca storica del nostro Franz Barcella: a chiusura della settima edizione del punk rock raduno domenica sera si sono esibiti sul palco dell’Edonè di Redona niente di meno che i grandissimi Gories da Detroit.

Verso la fine degli anni ’80 il cantante chitarrista di colore Mick Collins, con già alle spalle diverse esperienza musicali, assolda due amici neofiti Dan Kroha e la bella Peggy O’Neill e mette nelle mani del primo una chitarra e mette la seconda dietro i tamburi (due …non di più) e forma una meravigliosa band che ha dato una spinta decisiva nel passaggio del garage sixties revival degli anni ’80 al garage lo-fi primordiale degli anni ’90.

Se Fuzztones, Miracle Workers e compagnia bella di matrice Battle of the Garage si rifacevano a gruppi più o meno conosciuti degli anni ’60 mischiando il tutto con la velocità del punk, i Gories tornarono ancora di più alle radici riprendendo il suono primordiale, scarno, sporco del blues degli anni ’50 cosa che fra l’altro Cramps e Gun Club non avevano mai smesso di fare.

Un’ora di concerto diretto, scarno, senza fronzoli solo rock’n’roll dove la voce profonda e blues di Mick Collins si interseca perfettamente e democraticamente con gli urli selvaggi e garage di Dan Kroha; i due sembrano pure divertirsi mentre dietro, gambe distese fra i due tamburi, Peggy O’Neil faccia fissa e impassibile dietro gli occhiali da sole detta il ritmo con la mano destra e picchia forte con la sinistra, costantemente e immutabilmente dalla prima all’ultima nota di ogni canzone, il giusto sottofondo ritmico per fare risaltare le chitarre dei due frontman.

Un breve bis di due canzoni e poi i due salutano per educazione mentre la batterista si alza, mette la borsetta in spalla e senza uno sguardo, senza un saluto, senza un sorriso scende dal palco…. Musica scarna per gente scarna.

Lunga vita ai Gories…lunga vita al punk rock raduno….lunga vita a Franz Barcella, le cui parole di chiusura su scenari incerti spero siano dettate solo dalla stanchezza di 5 giorni bellissimi ma sicuramente, per gli organizzatori, molto molto impegnativi.

Piccola postilla. Prima del concerto abbiamo riconosciuto e fatto due chiacchere con la bravissima cantante Anita Formilan e con il chitarrista Nicolò de Franceschi dei Mother Island di Vicenza, band che avevamo visto e apprezzato alla festa della Go Down Records al Bloom, ragazzi veramente simpatici, gentili e disponibili. Speriamo il prossimo anno di vederli sul palco!!!

by Boni

 

The Gories live

Franz Barcella saluta e ringrazia prima del concerto finale

folla come sempre

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