tratto da La Giornata Tipo in Facebook
Europei di Zagabria, 1989. Nella foto a destra, in panchina si scorgono Petrovic, Vrankovic, Kukoc, Zdovc. La Jugoslavia vincerà quell'Europeo casalingo. Una delle ultime vittorie di Drazen con la Jugoslavia unita. Davanti a loro, in panchina, c'è colui che Drazen, e tutti gli altri giocatori da lui allenati, chiamano "Maestro": Dusan Ivkovic.
L'aria da saggio, pochissimi sorrisi, sguardo che gelava i giocatori. Nell'immaginario collettivo di chi segue la pallacanestro da un po' di tempo, Ivkovic è stato un punto fermo in un paesaggio in continuo movimento.
Ma Ivkovic è stato molto di più di un punto fermo. E' stato uno dei più vincenti allenatori di sempre, ed uno dei padri della pallacanestro europea.
- ha fatto il triplete (campionato, coppa nazionale e coppa Korac) nella sua prima stagione da allenatore, a 35 anni, guidando il Partizan
- ha vinto almeno un trofeo in ogni nazione in cui ha allenato
- ha vinto un argento olimpico con la Jugoslavia nel 1988
- ha portato la Jugoslavia sul tetto del mondo nel 1990
- è stato 3 volte campione d'Europa, due con la Jugoslavia e una con la Serbia con la quale ha vinto anche un argento
- ha fatto vincere all'Olympiacos la prima Eurolega della propria storia
- ha rivinto l'Eurolega con l'Olympiacos 16 anni dopo, nel 2012, rimontando 20 punti negli ultimi 12 minuti in finale contro il Cska
- ha vinto 15 titoli nazionali e 7 coppe europee
Ha avuto un grande rimpianto. Non poter guidare la sua Jugoslavia unita alle Olimpiadi del 1992, a causa della guerra.
Ha forgiato il talento di alcuni dei più grandi giocatori europei della storia come Kukoc, Petrovic, Divac, Spanoulis, Bodiroga, Radja, Djordjevic, Dalipagic, Kicanovic.
Dusan Ivkovic si è spento oggi a 77 anni.
Grazie di tutto, Maestro.
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