Terminato il libro di Roland Lazenby, è il libro definitvo di MJ. Lo consiglio a tutti gli appassionati, soprattutto a quelli che come me hanno vissuto in contemporanea l'avvento di Jordan alle loro "carriere" sportive. Avevo 15 anni quando MJ sbarcò nella NBA, 14 quando vinse le Olimpiadi nel 1984 e lo ricordo come fosse ieri. Meglio ancora ricordo le prima Air Jordan che prese il Bomba che giocava con me (io avevo le Tacchini, comodissime...). Sapere cosa c'era dietro l'accordo tra Jordan e la Nike è incredibile, MJ non voleva vestire la marca dell'Oregon, che all'epoca era poca cosa rispetto a Converse, Adidas e anche Rebook. Ne divenne in sostanza socio. E' un libro che parla moltissimo di allenatori, assistenti, dirigenti, amici, parenti e tutto il mondo che girava intorno al più grande di sempre, travolto da una fama che neppure lui sapeva gestire. Le sfide NBA sono raccontate nei dettagli ma la parte migliore sono forse i suoi primi anni NBA in una Lega lontana anni luce da quella patinata e super ricca che è oggi, con stadi mezzi vuoti e palestre senza riscaldamento, giocatori allo sbando e allenatori improbabili. Le scommesse e il golf, due ossessioni. Il baseball, il primo amore. Il carattere di Jordan per esempio nessuno può immaginare quanto fosse complesso e spesso duro, anche con i suoi compagni più fraterni. Il padre, figura molto comtroversa, per non dire altro.
Da leggere per capire molte cose che neanche noi appassionati dell'epoca conoscevamo.
5 euro per un mese e ve lo presto (off course gratis per i partecipanti del Quizzone, un paio sono già in fila...).
"Questa sera ho visto Dio, era vestito da Michael Jordan", Larry Bird.
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