venerdì 9 marzo 2018

Tratto dal libro "L'Ultima Stagione. Più di una squadra di basket"


I PROTAGONISTI
Silvano Leoni, the King alias l’Airone di Urgnano 

Una persona su tutte ha reso possibile questa splendida avventura, una per- sona che a qualche anno di distanza della fondazione di quella squadra di matti comincia raccogliere i frutti dal settore giovanile che cresce e prospera, con grandi sacrifici i termini di tempo, impegno e denaro. Famoso ex giocatore professionista è noto anche per lo spolverino nero alla Matrix che usa per incutere timore nei clienti dei ristoranti quando entra a tarda sera, magari rabbuiato per una prestazione, a dir suo, non all’altezza.
Caro Silvano, come può un ex campione come te e persona rispettata da tutti nella comunità aver avuto l'idea di allestire una squadra come l'Oradell Urgnano dove più che altro sembrava tu avessi riunito una se- rie di casi umani con in comune solo la passione per il basket e per la bella vita? E' vero che ti hanno tolto la cittadinanza onoraria urgnane- se?
L’idea era quella di fa conoscere il basket a Urgnano terra di frontiera per questo fantastico sport. Già da qualche anno avevamo iniziato con il settore giovanile ma per creare curiosità e interesse intorno a noi serviva qualcosa di diverso, fuori dagli schemi tradizionali...di esplosivo insomma. Ecco perché, con gratitudine, ho accettato l’aiuto di tanti giocatori e amici che hanno vo- luto seguirmi in questo progetto. Non ti nascondo però che quando entravo in palestra e vedevo i “ragazzi” riscaldarsi ognuno a suo modo, chi come Ermanno, ad esempio, facendo una serie di suicidi su tutte le linee del campo, chi come il Free che seduto in un angolo a gambe incrociate proiettava il suo ologramma in un virtuoso riscaldamento da manuale o chi ancora come il Basco che correva intorno al campo con l’andatura di un atleta Kenyota che cerca il record sui 3000 siepi...un poco di paura mista a terrore mi è venuta. La cittadinanza onoraria ? non è mai stata messa in discussione, anche per- ché altrimenti avrei “ scatenato” il mio uomo per le pubbliche relazioni: An- drea Micio DeGatti dei Gatti di Monterosso!
Quando hai capito che la stagione sarebbe stata molto lunga ma co- munque piena di soddisfazioni ed episodi da ricordare? Allora raccon- tacene uno.
Episodi? Tanti ...fra scaramucce e momenti esilaranti l’anno è volato all’in- segna dell’ignoto e dell’imprevedibile e per parafrasare una famosa battuta di Forrest Gump nell’omonimo film campione di incassi: “ le partite dell’Oradell erano come una scatola di cioccolatini...non sapevi mai quello che ti capitava” Uno dei “cioccolatini” che ricordo meglio in un misto di terrore e divertimento è quando il Micio a partita ormai finita ( un rotondo + 20 per l’Oradell... credo) colpiva la palla a spicchi, di collo pieno, mirando intelligentemente l’angolo più remoto e isolato della palestra ma questa in beffa alle leggi della fisica e dopo una serie infinita di carambole su soffitto e pareti...colpiva in pieno i “gioielli” dell’arbitro che, ignaro del pericolo balistico, serenamente stava recandosi negli spogliatoi, erano passati almeno 3/4 minuti dal termine della partita. Incredibile!
Come mai non siete riusciti ad applicare il running & shot che era stato studiato ad inizio anno? Nessuno era in grado di fare il running ma solo lo shot?
Vero. Pensa che a inizio anno avevamo chiesto l’aiuto del preparatore fisico del Casalpusterlengo ( lega Silver) proprio per accentuare quelle che ritene- vo le nostre doti migliori, ovvero corsa e tiro, ma proprio lui, dopo averci visto sul campo di Atletica dell’Urgnano Coliseum fu il primo a mettere in discus- sione questa teoria e a suggerire una strategia diversa, basata su una corsa più controllata e sul tiro piazzato. Aveva ragione!
Fatta questa giusta introduzione, invece perché questo gruppo di pazzi talentuosi ha avuto così successo da far germogliare il seme della pas- sione nel tuo paese natale dove poi tu hai saputo creare un'importante società giovanile di basket? Ti hanno ridato la cittadinanza onoraria? Beh...se guardiamo i numeri e i risultati dopo l’avventura Oradell posso tran- quillamente affermare che Urgnano non è mai stata tanto Baskettara. Oggi abbiamo 89 tesserati fra 4 e i 16 anni e se contiamo anche le squadre senior “amatori” nate dal gruppo di tifosi e fans dell’Oradell arriviamo a 120 “ cestisti” made in Urgnano. Un grande risultato che ci gonfia il cuore di orgoglio e soddisfazione!
e King insieme all’Ermanno dopo la vittoria nel campionato di Prima Divisione

Nessun commento:

Posta un commento