martedì 6 luglio 2010

Intervista al dott. Jabulani

Dott. Jabulani, come risponde a queste critiche?
"Guardi le critiche sono ben accette, però devo dire che il livello dei portieri e dei difensori quest'anno è veramente basso e un po' di autocritica non farebbe male. Del resto non mi sembra che nei campionati nazionali non si vedano palloni che cambiano traiettoria o tiri che rimbalzano in modo strano. E' il calcio...ma sa, ognuno cerca di mettere le mani avanti, soprattutto i portieri..."
Chi è il giocatore con il miglior tocco di palla? Sa, lei li ha "provati" tutti sulla sua pelle.
"Ma devo dire che più che un giocatore, quel signore grassottello con la barba vestito di grigio che stava a bordo campo alle partite dell'Argentina mi ha toccato un paio di volte e mi sembrava avesse il velluto sulle scarpe...sa come si chiama?"
Penso di si, forse Diego....ah proposito lei è discendente diretto del dott. Azteca, giusto?
"Si, mio nonno fece i mondiali dell''86 in Messico. Mi racconta sempre di un giocatore che lo portava a spasso per tutto il campo quasi accrezzandolo e gli evitava i calci dei difensori che lo inseguivano. Una volta mi disse che era stato crossato e stava per essere respinto dal portiere quando senti una spinta lieve, quasi divina....e si trovò in rete. Lesse sui giornali della "mano de Dios" ma lui sostiene che non lo toccò nessuno..."
Anche lei stava per prendere una bella botta da Julio Cesar, il portiere del Brasile?
"Si ma fortunatamente è arrivato un giocatore del Brasile che mi ha spizzato in porta, meno male. Peggio mi è andata in Spagna-Paraguay, continuavo a colpire pali su pali, alla fine mi sono buttato in porta perchè avevo il mal di testa....Ma l'esperienza peggiore è stata nella partita tra Italia e Slovacchia. Ogni volta che mi avvicinavo alle teste dei giocatori italiani vedevo il terrore nei loro occhi e non capivo il motivo. Guardi sono andato a letto agitato, avevo ancora in mente i loro sguardi nei miei confronti...ma cosa gli avevo fatto?".
Niente non si preoccupi, almeno questa volta non è colpa sua. Mi raccomando, sia bravo nella finale, non cambi traiettoria.
"Vediamo, l'importante è che mi trattino bene e non mi calcino troppo forte, altrimenti....poi decido io dove andare".

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