1. L’allenatore non fa, convince a fare.
2. Nell’errore bisogna cercare il motivo, non il colpevole.
3. La squadra si costruisce cominciando a stabilire i ruoli.
4. Festeggiare anche gli errori nei tentativi, come con i bambini.
5. O è sì, o è no. Non esiste il “sì, però”.
6. Dite più spesso “bravo”. Ditelo anche ai bravi.
7. Ogni tanto ci vuole qualcuno che ci spinga in piscina e ci costringa a nuotare.
8. Chiedete più volte “perché” ai vostri collaboratori. Spesso abbiamo dei conflitti e non abbiamo chiesto perché.
9. Non si può avere il posto fisso alle Poste e fare la vita spericolata alla Vasco Rossi.
10. Chi vince festeggia, chi perde spiega.
2. Nell’errore bisogna cercare il motivo, non il colpevole.
3. La squadra si costruisce cominciando a stabilire i ruoli.
4. Festeggiare anche gli errori nei tentativi, come con i bambini.
5. O è sì, o è no. Non esiste il “sì, però”.
6. Dite più spesso “bravo”. Ditelo anche ai bravi.
7. Ogni tanto ci vuole qualcuno che ci spinga in piscina e ci costringa a nuotare.
8. Chiedete più volte “perché” ai vostri collaboratori. Spesso abbiamo dei conflitti e non abbiamo chiesto perché.
9. Non si può avere il posto fisso alle Poste e fare la vita spericolata alla Vasco Rossi.
10. Chi vince festeggia, chi perde spiega.
Ne aggiungo un'altra che ho letto: "L'allenatore deve uccidere il giocatore che è stato"

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